Un saggio sull’aurora della modernità attraverso lo sguardo dei suoi padri letterari: Balzac, Flaubert, Zola e Maupassant. Un viaggio riccamente citazionista nei tanti volti di quella modernità da cui siamo nati e da cui, soprattutto oggi, siamo abitati, più fortemente che mai.
Balzac, il titanico autore della Commedia Umana, il primo narratore della nuova società borghese dominata dal denaro e plasmata dalla comunicazione.
Flaubert, il maestro di stile che con paziente e rigorosa lentezza ha dipinto l’immortale ritratto della piccolo borghese media, quella Madame Bovary che ancora oggi si dibatte fra le nostre mura.
Zola, l’esperto d’immagine la cui opera costituisce l’affresco più spettacolare della Francia moderna. Dagli splendori delle cortigiane dell’Opera alle miserie delle miniere, dal trionfo della società dei consumi dei grandi magazzini fino al dominio degli astratti imperi finanziari.
Maupassant. Il geniale allievo che ha messo a nudo l’irrimediabile solitudine, l’alienazione e la follia dell’uomo moderno, anticipando la discesa agli inferi di quell’inconscio che deflagrerà nel ’900.
L’autrice
Gabriella Maldini (Forlì, 1970) dopo il diploma al liceo Classico, nel 1994 si laurea in Giurisprudenza all’Università di Bologna. Svolge un master in Comunicazione a Roma e Milano, poi un corso di Racconto e Romanzo e uno di sceneggiatura cinematografica alla Scuola Holden di Torino.