«Gli è cara la Sicilia, gli è cara quella gente, e il profilo di sacerdote di Puglisi ha certo destato in Luzi delle corrispondenze alcune citte anche nel testo e altre espresse altrove. E gli è cara la storia d’Italia, così bucata e crivellata. Qui il nostro maggior poeta getta sulle assi che immaginiamo spoglie di un teatro la sua speciale visione, o meglio, passione della storia.
E ancora una volta la verità del teatro e della poesia, in mezzo agli spari, alle chiacchiere da tutte le cattedre, ai castelli di carta, ai videopalchetti, accade con umiltà e detonazione. E accade come misericordia.»