I racconti di Mea culpa riescono a stare tutti rinchiusi tra le lettere della parola distanza. A tenere legati i personaggi, le vite e gli avvenimenti che si dipanano in queste storie è lo spazio che intercorre, quel vuoto che in un modo o in un altro permea le esistenze di tutti i protagonisti. Una lontananza a volte incolmabile, inguaribile e disperata. Nelle pagine di Mea culpa la distanza è fisica come l’oceano sul quale viaggia la nave di Nicola che affida a un fitto carteggio con la fidanzata Benedetta la nostalgia per la sua terra e le speranze per la vita che lo attende in America. Ma è anche una lontananza sentimentale che diventa tormento per Agnese, giovane contadina salentina vittima di un amore impossibile che si ribella alle convenzioni abbandonandosi a una danza atavica e catartica. Mentre Paolo si rassegna alla distanza morale che lo separa dalla sua futura moglie scrivendole un’ultima e lucidissima lettera prima di sacrificare sé stesso sull’altare del matrimonio. Dieci racconti che parlano di vite distanti, spesso impegnate nella ricerca di una strada per ridurre spazi, differenze e prospettive, altre volte rassegnate a guardarsi da lontano.
L’AUTRICE
Alice Malerba è nata a Torino nel 1982. Inizia a scrivere molto giovane dedicandosi alla poesia che abbandona per convertirsi alla prosa e in particolare al racconto. Dopo la laurea in Discipline dell’arte musica e spettacolo e una lunga formazione teatrale, intraprende la carriera di attrice, lavorando per diversi anni con la compagnia teatrale per l’infanzia Stilema UnoTeatro di Torino. Con i suoi racconti ha ottenuto diversi riconoscimenti e menzioni: si è classificata prima al concorso letterario Piemonte dal vivo e LetteraAltura 2010 ed è stata tra i cinque finalisti del concorso letterario italorusso Raduga 2011 con il racconto Mea culpa che dà il titolo a questa raccolta.