Marchio: Nolica Edizioni

Lancella romanzo storico intenso calabria anni Venti

Se si ama va tutto bene

IL LIBRO

Calabria, dopoguerra, Nina è bella e corteggiata. Luigi, figlio del farmacista, s’innamora di lei e la chiede in sposa, ma scompare senza fornire spiegazioni. In seguito rivelerà al padre di Nina di essere stato fermato da un uomo a cavallo che gli ha imposto di lasciarla perché è la donna di un uomo potente. 

Anche Anselmo, figlio di un noto avvocato, si allontana per lo stesso motivo…

Infine, arriva per Nina l’amore problematico di Carmelo, un uomo sposato al quale lei, dopo molti indugi, si lascia andare. 

Ma la vita, le maldicenze e gli usi e costumi dell’epoca chiedono dazio e Nina viene prima cacciata dalla propria famiglia poi…

Un romanzo vibrante e credibile che ci riporta ad anni difficili, intensi, di rinascita per certi versi ma anche di arretratezza e di bisogni quotidiani.

Alla fine del tunnel tutti dovranno comprendere se è vero che… se si ama va tutto bene.

«A volte si riesce solo a sopravvivere più che a vivere, si annaspa tra i vortici della vita.»

«Purtroppo, si rendeva conto che la sua morale era irrilevante: l’unica verità era rappresentata da ciò che pensavano i paesani di lei. Così diventava inutile essere una persona onesta se gli altri pensavano che non lo fosse.»

L’AUTRICE

Angela Sofia Lancella nasce in Calabria nel 1952. 

Ha vissuto fin dall’infanzia in Piemonte ed è ritornata nella sua terra nel 2005. 

Ha pubblicato i romanzi storici Non chiamarmi papà (Laruffa editore, 2019) e Francesca – Ritratto di una vita (Leonardo J editore, 2023).

stefano remigio romanzo bellezza psicologico

Dimmi sempre che sono bella

IL LIBRO

Serena ha trent’anni ed è bella, ossessionata dal proprio aspetto. Vive in una grande casa e ha un buon lavoro nel quale è odiata ma rispettata. 

Qualcosa però si agita dentro di lei. Le angherie subite da bambina e il desiderio di rivalsa, il rapporto conflittuale con la madre e i postumi di un grave incidente l’hanno resa arida e spietata, tormentata dal bisogno compulsivo di sedurre per sfuggire alle proprie insicurezze. 

Fra incubi e ricordi dolorosi rifugge qualsiasi intimità e amicizia, limitandosi a osservare le persone senza interagire con loro, e le uniche con le quali si relaziona sono gli uomini che usa per sentirsi desiderata. 

Basteranno alcuni inaspettati incontri, il ritrovamento del diario del padre e una sconosciuta dolcezza a farle ritrovare se stessa?

L’AUTORE

Stefano Remigio, nato a La Spezia, vive da sempre a Parma dove lavora come programmatore. Nel frattempo coltiva la sua sensibilità artistica dilettandosi con musica, canto, pittura, poesia e letteratura. 

Lettore compulsivo di ogni tipo di libro, si interessa in ugual misura alla scienza e alla meditazione, frequentando corsi di yoga e training di Tantra. Dimmi sempre che sono bella è il suo primo romanzo.

Alessandro Vergni Franco Signoracci

Lettere dal fronte

Il LIBRO

Ci sono poesie la cui semplicità porta, più di altre, a sondare il fondo delle cose. Davanti ad esse non possiamo opporre resistenza. 

Sono le poesie che andrebbero frequentate, perché paradigma di come la vita nei fatti è: una continua chiamata alle armi, semplice nel suo manifestarsi, misteriosa nel suo essere profondo. 

Quelle che Franco Signoracci – autore esperto nell’uso della lingua già messa a patrimonio comune in saggi, racconti, testi scolastici e in una precedente raccolta poetica – arruola in questa silloge sotto un titolo così evocativo, appartengono a questo genere. 

L’AUTORE

Franco Signoracci (Vimercate, 1964) è autore di narrativa per ragazzi e romanzi. Recentemente è stata pubblicata una sua prima silloge poetica (Piano terra, prefazione di Giampiero Neri); alcune sue poesie sono state pubblicate su «Gradiva» (n. 61, 2022). 

Opera anche nell’editoria scolastica e nella saggistica (Beatrice e le altre, viaggio nella Commedia di Dante attraverso i personaggi femminili; Il pollaio della letteratura). 

Ha vinto il premio Scerbanenco@Lignano 2022 con il racconto Indagini inutili. Dopo avere lavorato in una casa editrice, è passato all’insegnamento nei licei, dove racconta da lunghi anni letteratura italiana e latina agli studenti.

I perduti giorni racconti romanzo fabio piero fracasso

I perduti giorni

IL LIBRO

Non è un caso che il titolo di quest’opera non sia attribuito a nessuno dei racconti che la compongono: esso non funge da loro comune denominatore, quasi fosse una meticolosa e salomonica “media statistica”. 

Piuttosto I perduti giorni è formula alchemica, che dà un sapore, un odore e un colore inconfrontabili a contatto con ciascun racconto. Così, volta per volta, allude allo scialo del tempo, ma anche alla lontananza fiabesca dagli eventi, poiché i giorni possono essere perduti, cioè dissipati irreparabilmente, ma anche esser tali in quanto sprofondati in una gioia remota, che pure vi fu. E ancora: perduti perché qualcosa o qualcuno li ha sottratti al godimento – perduti per sottrazione altrui –  ma anche perduti per le disavventure della memoria.

Avviene quindi che l’amore tra due giovani donne, una vicenda tenebrosa e kleistiana del XVII secolo, un brevissimo fotogramma onirico ed erotico, l’incontro tra un uomo e una donna, progettato dopo tanti anni in una casa misteriosa, e infine la navigazione allucinata di una grande nave siano ognuno un mondo a sé, la cui scintilla di vita scaturisce da quel titolo, da quella formula magica: i perduti giorni.

L’AUTORE

Fabio Piero Fracasso (Napoli, 1964)  a lungo è vissuto a Roma. Funzionario pubblico prima e dirigente comunale poi, nel 2019 ha pubblicato per i tipi della Guida il romanzo Compendio delle tenebre. Quotidiani e riviste hanno ospitato  suoi articoli e interviste su arte e letteratura.

Ennio Nonni Renato Lombardi Mazzica Canali Grattacielo Milano Marittima

Milano Marittima e il suo grattacielo

I favolosi anni Cinquanta della “città giardino” – a cura di Ennio Nonni e Renato Lombardi

FRA POCHI GIORNI DISPONIBILE IN TUTTE LE LIBRERIE

All’inizio degli anni Cinquanta un giovane ingegnere romagnolo, Eugenio Berardi, appena trentenne, irrompe nella affascinante Milano Marittima, la più bella città giardino italiana, nata da un piano urbanistico dell’artista Giuseppe Palanti del 1912. Una località aperta alle innovazioni, con un fermento culturale, artistico ed economico di alto livello. Frequentare Milano Marittima era uno status symbol a cui aspirava la più ricca borghesia del nord Italia. In questo angolo fra i più suggestivi della riviera, in questo clima, prese corpo l’idea di costruire il primo grattacielo balneare italiano, proprio nel mezzo della pineta; non come modello da replicare per assolvere ai problemi della crescita urbana, bensì come segno territoriale unico e identificativo della località. Come Palanti voleva mantenere l’ombrello dei pini sopra le nuove villette borghesi, così Berardi voleva concentrare in un’unica torre belvedere, al centro del bosco, la pressione di un turismo facoltoso che chiedeva con ogni mezzo di partecipare a questo rito della mondanità. Il libro offre uno spaccato della società di Milano Marittima in questi anni ’50/’60, un meraviglioso salto indietro di 70 anni che ci fa capire come fossero coraggiosi gli attori pubblici e privati dell’epoca, che pur fra mille difficoltà e polemiche, puntualmente riportate, hanno impresso una direzione chiara ai decenni successivi e una indicazione lungimirante di traguardi futuri.

GLI AUTORI

Ennio Nonni

Architetto-urbanista già dirigente del Comune di Faenza e della Romagna Faentina, svolge prevalentemente attività di progettazione urbanistica con la redazione di piani, promuovendo la collaborazione con artisti in varie fasi del progetto. Dal 2014 ha diretto anche il Museo all’aperto di arte moderna di Faenza e dal 2015 la collezione di arte contemporanea della città. Alcuni progetti hanno ottenuto riconoscimenti nazionali ed europei. Si citano i principali: nel 1999 il 1° premio nazionale ENEA al piano di Faenza per lo sviluppo sostenibile e nel 2002 la menzione a Parigi da parte del Consiglio Europeo degli urbanisti; nel 2012 il 1°premio nazionale allo studio del paesaggio contenuto nel PSC della Romagna faentina conferito dalla Fondazione Spadolini di Firenze e nel 2013 il 1° premio nazionale conferito dallla Associazione Comuni Virtuosi per la pianificazione multilivello del Comune di Atri (TE). È autore di pubblicazioni di carattere storico e urbanistico fra cui: Una nuova urbanistica è possibile (Inu Edizioni Roma).

RENATO LOMBARDI

Si è occupato nel corso della sua vita professionale, come dirigente del Comune di Cervia, dal 1973 al 2005, di cultura, turismo, attività economiche, saline e ambiente. È laureato in Scienze Politiche all’Università di Bologna ed ha conseguito il diploma triennale alla Scuola Superiore di Giornalismo dell’Università di Urbino. Negli ultimi decenni ha dato un contributo a ricerche su storia, economia e tradizioni locali. È autore o coautore di varie opere e guide storiche e turistiche riguardanti Cervia e la Romagna. Collabora attivamente con associazioni (Associazione Culturale Casa delle AIE Cervia, Circolo Ricreativo Pescatori “La Pantofla”, Gruppo Culturale Civiltà Salinara, Società di Studi Romagnoli) ed istituzioni culturali. 

Ha curato decine di mostre storiche, tra le quali una per il Centenario del Grand Hotel di Rimini (2008) e una per il Centenario di Milano Marittima (2012). Ha collaborato e collabora con periodici locali e nazionali. Per la rubrica La nostra storia del periodico dell’ASCOM di Cervia ha scritto negli ultimi anni 110 articoli e saggi di carattere storico. Nel 2022 ha curato l’allestimento della mostra “Giuseppe Palanti e la nascita di Milano Marittima. Nascita della “Città giardino” e ne ha curato anche la pubblicazione del relativo catalogo (NOLICA Edizioni)

Prefazione di Giancarlo Mazzuca

Integrato da un testo di Ferruccio Canali

CON CENTINAIA DI FOTOGRAFIE A COLORI

IL POTERE DISPERSIVO DELLE PUNTE Marina repetto

Il potere dispersivo delle punte

IL LIBRO

Tonatlan è una meyyotl immortale, ha il potere del fulmine, se ne nutre e può scatenarlo. Da secoli cerca tra gli umani il suo “doppio”, l’unico mezzo per morire, e usa la tempesta per agganciarlo in sogno, per convincerlo a unirsi a lei. Serafina è il “doppio”, ignaro. È depressa, ha un aneurisma cerebrale inoperabile, e vive intrappolata tra un matrimonio ormai infelice e le angherie delle colleghe. 

Durante un temporale si “sentono”, è l’aggancio che Tonatlan aspettava. Attraverso il sogno le racconterà come vide cadere Tenochtiltlan e come ha attraversato il tempo, cercandola. La mette in guardia sui nemici da affrontare: le meyyotl guerriere che vogliono impedire l’unione. Dei sanguinari, sacrifici e vendette ci accompagneranno fino al Mictlan, l’inferno azteco.

L’AUTRICE

Marina Repetto nasce a Genova nel 1963, e vive a Torino.

Il suo racconto Macchie si è classificato tra i primi dieci su mille a una call indetta dal Premio Calvino ed è stato pubblicato nella raccolta “Oltre il velo del Reale”, a cura di Franco Pezzini editore WriteUp (2021). Un secondo racconto, Buio, è stato finalista alla prima edizione del concorso “Giaveno Gialla” ed è stato pubblicato nella relativa antologia (Impremix, 2022). Lullaby è invece risultato il vincitore ex aequo del contest “Scrittori cercasi” del “Xmas Comics 2022”. A tuttora è in finale a “Ceresio in Giallo 2024” col romanzo Vetrocemento

Gli eccidi di Branzolino e San Tomè Le testimonianze di chi ha vissuto il passaggio del fronte nelle nostre campagne

Gli eccidi di Branzolino e San Tomè

Le testimonianze di chi ha vissuto il passaggio del fronte nelle nostre campagne

IL LIBRO

«Furono diversi gli avvenimenti che segnarono in modo drammatico il territorio forlivese nel terribile anno di guerra 1944. Tra questi, l’eccidio compiuto dai nazifascisti tra agosto e settembre nei prati della Minarda di Branzolino e a San Tomé, rappresenta uno dei momenti più truci. Nelle case del luogo se ne è sempre parlato con grande attenzione, centellinando le parole nella consapevolezza della gravità dei fatti e nella certezza che lo sgomento per quanto accaduto non concedeva spazio ad alcun tipo di retorica.

Per questa ragione la raccolta di testimonianze realizzata con impegno, attenzione e passione civile da Roberta Ravaioli acquista un valore di particolare importanza, perché fissa sulla carta preziose memorie che si aggiungono, e completano da un punto di vista sociale, quanto raccolto ormai vent’anni fa dalla Procura Militare di La Spezia in occasione del processo che portò alla condanna dell’ufficiale nazista responsabile dell’eccidio.»

dall’introduzione di Mario Proli

L’AUTRICE

Roberta Ravaioli è nata a Forlì, dove vive tuttora. Laureata all’Università di Bologna con una tesi in Storia Contemporanea ha pubblicato articoli sulla rivista ”Noi Dei Lager“ (Bollettino ufficiale dell’ A.N.E.I. – Associazione Nazionale Ex Internati).

Ha pubblicato il capitolo “I militari italiani internati” (con testimonianze) in Il Gran Rifiuto – Militari italiani internati nei lager dopo l’8 settembre 1943 (AAVV, Stilgraf, 2015). Relatrice per le celebrazioni sul tema “La resistenza dei Militari Italiani nei lager nazisti” per le scuole per la Prefettura di Forlì-Cesena, per il Comune di Forlì, il Comitato di Quartiere 3 di Forlì e per L’A.N.P.I. di Cesena. Ha auto-pubblicato “La storia della mia famiglia” e “La storia di Carlo Alberto Antonelli“ (2024).

Saccone violino Minì

Il violino di Minì – O di come la musica può salvare una vita

IL LIBRO

È cosa ben fragile quel violino rispetto alla prepotenza delle armi che seminano morte e distruzione. Il suo suono è letteralmente schiacciato dalla violenza delle bombe, eppure nella sua esilità e gratuità, ribadisce a tutti noi con ostinazione – la stessa con la quale un ignoto omino l’aveva messo a punto e fabbricato – che c’è un bene irriducibile nel destino della Storia, al quale non smettere di prestare ascolto.

«Poi d’improvviso vi fu un silenzio: un violino pianse una musica, d’una tristezza infinita… Non era un motivo alla moda, non era banale… il violino piangeva, mentre qualcosa piangeva anche in me. Perché in quel giorno qualcuno compiva 24 anni; questo qualcuno giaceva in una baracca del lager di Auschwitz a poche centinaia o migliaia di metri da me, ma irraggiungibile, questo qualcuno era mia moglie». (Viktor Frankl)

L’AUTORE

Matteo Saccone, 1989, laureato in Lettere Moderne e Italianistica all’Alma Mater Studiorum di Bologna. Entrambe le sue tesi hanno indagato il rapporto tra la Grande Guerra e i principali testi della letteratura italiana ed europea. 

Nel 2007 ha vinto la XIV edizione del Certamen Ennianum, concorso internazionale di traduzione e commento dal latino. Dal 2005 è arbitro di calcio. è docente di Italiano, Storia e Latino nella scuola secondaria di secondo grado. Per CartaCanta Editore ha pubblicato Peter Pan è morto in guerra – La Grande Guerra in letteratura (2016), Zibaldino di un prof in quarantena (2020) e Il milite ignoto e i militi ignari (2021).

Teo Fabretti romanzo introspettivo flusso di coscienza

L’uomo che perdeva se stesso

IL LIBRO

è la Sorte la protagonista del libro, impersonata da Anna, giovane, bella e promettente, che arriva in una grande città per cominciare a esercitare il suo potere. In un primo momento non è in grado di gestirlo, ma con il tempo se ne impadronisce sempre di più, riuscendo ad applicarlo su se stessa e, di conseguenza, sul mondo intero. 

Casualità, fraintendimenti, prese di coscienza, rivolgimenti in esistenze che sembrano sembre ma potrebbero essere proprio le nostre.

L’AUTORE

Teo Fabretti (1996) è nato e vive a Pordenone. Come tutti i veri scrittori lavora in un fastfood. Frequenta per un anno lo IUAV di Venezia dopo essersi diplomato lavorando di giorno alle scuole serali. Studia autonomamente letteratura, architettura che considera un allenamento per la mente , oltre a un bacino di soluzioni e attitudini nuove e varie dalle quali attinge per affrontare le problematiche della vita. Una filosofia in effetti, ma anche un modo per soddisfare necessità artistiche più pratiche.   

Viaggia spinto dall’inquietudine e dal desiderio di conoscere: Italia, Inghilterra, Nepal, Francia… e proprio a Parigi lascia… un pezzo di cuore. Ma sappiamo che ci tornerà presto.

Collabora con riviste quali “Fumo Magazine” e “Inchiostro”. Ha pubblicato per Robin Edizioni il romanzo breve Acqua speziata.

Daniela Fognani libro bambini alluvione associazione insieme a te

Sarà di nuovo Pri-Ma-Vera

PRI è un piccolo uccellino e, come tutti i suoi simili, sogna il giorno in cui potrà spiccare il volo.

La notte del 16 maggio 2023 le sue aspirazioni sembrano sgretolarsi a causa dell’alluvione.

Da quell’evento PRI esce “diverso”… 

Questa tragedia segna però anche l’inizio della sua nuova VITA. 

La sua nuova FAMIGLIA gli dà modo di conoscere un mondo ricco di valori di cui non conosceva l’esistenza e una realtà che lo arricchisce e di cui non potrà più fare a meno.

Questa storia per bambini lega due eventi importanti: 

l’alluvione in Romagna del 16 maggio 2023 e l’ inaugurazione di “Il mare Insieme a Te – La spiaggia dei valori”, a Punta Marina di Ravenna.

Tutti i proventi della vendita di questo volume saranno devoluti dall’autrice alla Associazione “Insieme a te” di Faenza. 

MIRELLA CENTRI ROMANZO DI FORMAZIONE AVVENTURA ARGENTINA ITALIA

La linea rossa del sangue

IL LIBRO

Tra la Sicilia post unitaria e fascista e l’Argentina della prima metà del Novecento si dipana la vicenda dell’intraprendente e senza scrupoli avvocato d’Auria la cui figlia Angelica sposa il barone Velascio, rampollo di un’antica famiglia dell’isola. 

Scandali e rovesci finanziari determineranno l’allontanamento degli sposi dalla Sicilia e la loro partenza per l’Argentina dove si ritroveranno proprietari di  una tenuta. 

Catapultati in una dimensione arcaica e ostile, la natura e la spiritualità dei popoli indigeni daranno vita a un affresco potente e selvaggio nel quale Angelica proverà a ridare un senso alla propria esistenza…

Un romanzo di formazione circolare e potente che non potrà mancare di coinvolgervi anzi, di avvolgervi.

L’AUTRICE

Mirella Centri è nata a Cagliari nel 1962 e ora vive e lavora a Roma. 

Laureata in giurisprudenza con specializzazione in diritto penale e criminologia è anche dottore in  lettere e filosofia con indirizzo storico. Ho svolto diverse attività: da assistente universitaria alla progettazione e realizzazione dell’Università Italiana degli Adulti, all’insegnamento nella scuola media superiore. Ha scritto testi  scolastici in ambito giuridico ed economico e manuali di storia per i licei. 

La linea rossa del sangue è solo il primo che vede la luce dei romanzi che ha nel cassetto. Appassionata di archeologia romana, mitologia e storia antica ama la cinematografia e l’opera lirica e ha viaggiato tanto e vissuto in Gran Bretagna. 

Lettrice accanita fin dall’adolescenza, ha divorato classici europei e nord americani e si è dedicata ai saggi di storia antica, medievale e rinascimentale.

Francesca Venezia giallo psicologico firenze ferrara toscana

Rosso vergogna

IL LIBRO

Tiziana Barbagli, giovane e capace cronista, muore nella redazione del quotidiano fiorentino per cui lavora con a fianco l’amica e collega Bianca Barattolo. È proprio Bianca, poco convinta si sia trattato di un malore, ad addentrarsi nella vita privata di Tiziana alla ricerca della verità.

Così entrano nell’intreccio Brunetti, Fabbri, l’amica Viola e altri credibili e riusciti personaggi e, tra incontri, vicende personali intricate, sospetti e sospettati si dipana un noir che non si limita al proprio aspetto “giallo”, ma analizza vite e comportamenti con un ritmo che vi coinvolgerà pagina dopo pagina.

L’AUTRICE

Francesca Venezia (1976, Firenze) è laureata in giurisprudenza con una tesi su “Tutela penale del segreto investigativo e libertà di cronaca”. Nominata Alfiere del Lavoro nel 1996 dal Presidente della Repubblica, è giornalista professionista e dal 2001 al 2014 ha lavorato nell’emittente televisiva “Canale10”; nello stesso periodo ha realizzato servizi per l’emittente nazionale La7. Dal 2014 è consulente del lavoro.

Ha pubblicato il romanzo In bilico (2022), vincitore del Concorso Letterario “Argentario” e finalista della IX edizione del Concorso Letterario Nazionale “Bukowski” e della IX edizione del Premio Letterario Nazionale “Caffè delle Arti”.

Elisabetta Barbera Saggio diversità psicologico

Tre gocce di baci al giorno

IL LIBRO

Giselle Dumonde è una dodicenne che vive a Parigi insieme alla sua bizzarra famiglia. Il fratello Mattie di otto anni, autistico e con un dono raro per il pianoforte, è il suo grande amore e lei si sente, ed è, la sua custode. 

Per la famiglia Dumonde solo la felicità poteva entrare dalla porta di casa,  ma un giorno qualunque la prematura morte dei genitori fa irrompere il caso e una sorte crudele nelle loro esistenze obbligando Giselle e Mattie a trasferirsi da zia Ginevra, in Italia. Apparentemente anaffettiva e votata solo al lavoro, Ginevra compie il primo atto che sconvolge la vita della giovane ospite costringendola a rileggere tutta la propria esistenza: allontana Mattie. Tra sensi di colpa e una professione da costruirsi la giovane, ormai donna, si troverà coinvolta in incontri apparentemente fortunati, finché…

L’AUTRICE

Elisabetta Barbera è nata nel 1969 a Reggio Emilia, città nella quale attualmente risiede con il marito e due figli. Lavora con passione da anni nell’ambito del No Profit. Cresciuta in una famiglia dallo spiccato senso artistico fra moda e arte contemporanea, è un’appassionata di quadri, fotografia, lettura e scrittura fin da giovanissima.

Nel giugno 2022 ha pubblicato la silloge poetica Soffi d’Amore (Venaplus Edizioni) e, nel 2022 la raccolta Scatti d’emozioni con la (Robin Edizioni). Nel 2023 è uscita la sua terza Raccolta di poesie Tutti i fiori del mondo (4 Punte Edizioni) vincitrice della XVII edizione del Premio Letterario Nazionale Giovane Holden. Sempre nel mese di maggio è stato pubblicato un suo racconto breve sulla rivista “Writers Magazine Italia”. Questo è il suo romanzo d’esordio.

Alessandra Mancini Marco Boni Giallo Carabinieri Ferrara Emilia Romagna

Sunt lacrimae rerum – Quadro di un omicidio

IL LIBRO

Arturo Pareschi è un capitano dei carabinieri di cinquant’anni, allontanato da Roma per la presunta responsabilità nella morte un bambino che ne ha compromesso la carriera, la serenità e la vita sentimentale. Giunto da poco a Ferrara si trova a dover risolvere un caso di omicidio che lo vede coinvolto da vicino. La vittima, una giovane donna, solo pochi giorni prima della morte, aveva vissuto una fugace notte di sesso con lui. 

Ad accrescere l’atmosfera inquietante del delitto, il cadavere della giovane è rinvenuto all’interno di un pentacolo nel rudere abbandonato del vecchio manicomio infantile di Aguscello. 

Un romanzo corale e credibile nel quale il capitano avrà a che fare con figure enigmatiche che si muoveranno sul sottile confine che separa la collaborazione dalla colpevolezza: Valentina, padre Gabriele… anche se tutto sembra ruotare attorno alla villa dei conti Paternò e al restauro di un inquietante dipinto dell’Ottocento siciliano… “Sunt Lacrimae Rerum”. 

GLI AUTORI

Alessandra Mancini (Ferrara, 1967) grazie alla presenza in casa di una imponente biblioteca di famiglia, si appassiona fin da piccola alla lettura divorando classici di tutti i generi e scopre, molto presto, il piacere della scrittura. 

è aiutata, in questo, anche dalla sua professione. Pur avendo una prima laurea in Filosofia, e una seconda in Scienze Politiche, la carriera lavorativa la porta infatti a rivestire il ruolo di Ispettore Capo della Polizia Locale. 

Marco Boni (Ferrara 1963), coltiva fin da ragazzo la passione del genere noir; legge autori come Raymond Chandler, Dashiel Hammett, e più recenti come Jo Nesbø. Lavora per molti anni nel campo amministrativo-contabile per una importante azienda di import-export. Per motivi personali si trasferisce a Forlì dove attualmente vive. Scopre il piacere della scrittura come svago, che diventa poi un pensiero costante che occupa molto del suo tempo. Inizia la stesura di un libro giallo ambientato a Ferrara e, dopo un anno, nasce Sunt lacrimae rerum.

Francesco Bononi libro romanzo sul lavoro e lo sfruttamento

Nessuno per uno

IL LIBRO

Dopo un’esistenza dedicata al lavoro, all’ennesimo colpo basso della ditta nella quale è da trent’anni, Claudio apre gli occhi e si rende conto di aver perso tanto nella vita per aver dato troppo ricevendo davvero poco nella professione. 

Non ci sta e intenta una causa contro l’azienda per la quale ha sacrificato sogni, amicizie e tanto del rapporto con sua moglie. La vicenda giudiziaria sarà lunga e articolata perché condotta senza l’aiuto concreto di tanti che avrebbero potuto (e dovuto) essere d’aiuto e si concluderà in modo inedito…

Inizierà poi una nuova entusiasmante e sorprendente vita per Claudio, ricca di emozioni e colpi di scena e, cammin facendo, si renderà conto con stupore di come gli effetti della sentenza abbiano decretato dei vincitori diversi da quelli effettivi e di come una rivoluzione nel mondo del lavoro sia possibile anche attraverso un… calcio balilla!

L’AUTORE

Francesco Bononi (Bassano del Grappa, 1980) è geometra, sposato, con tre splendidi figli. Dall’adolescenza scrive, perché «Datemi una penna e un foglio e sarò l’uomo più felice del mondo», così ha da sempre impresso nero su bianco le proprie emozioni e le proprie esperienze. 

Nessuno per uno è la sua prima opera portata a compimento, altre sono già nate o stanno per nascere, vagando tra la mente e il cuore di Francesco, aspettando che questi ennesimi sogni diventino presto realtà.

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