Marchio: Nolica Edizioni

Solo alla morte non c’è rimedio

IL LIBRO

Sono secchi, asciutti, a volte anche duri i racconti di Silvia Baldovini che disegnano attraverso tematiche molto diverse fatti e personaggi che affrontano gli spigoli della vita e che, spesso, hanno sofferto.

Il trait d’union è l’irreversibilità che determinate azioni hanno sulla propria vita o sulla vita degli altri, che ci siano vicini o meno.

Che si tratti di un disagio, di una dipendenza o di un disturbo esistono caratteristiche ed eventi che non solo scuotono ma segnano, a volte indelebilmente, anche se Solo alla morte non c’è rimedio non è un libro sulla ineludibilità degli eventi, ma sulla loro possibilità, quasi ad avvertirci di non abbassare mai la guardia.

L’AUTRICE

Silvia Baldovini (1995) è una giovanissima insegnante di italiano alla scuola secondaria di primo grado; è nata e vive a Cattolica. Laureata in Lettere moderne ha sempre amato scrivere, fin da quando a scuola dalla parte dei banchi c’era lei. 

Ha finalmente deciso di mettere assieme tutti i racconti che ha scritto nel corso degli anni ed è così nato Solo alla morte non c’è rimedio

ABSTRACT

«Mia mamma mi disse che non aveva senso lasciare gli studi per un malessere temporaneo e mio babbo che solo alla morte non c’è rimedio. Questa frase ha sempre avuto il potere di lasciarmi muta. Non perché non sapessi ribattere. 

Da una parte, effettivamente, non si può dire che non sia così. Semplicemente finiamo di esistere e perciò non c’è più rimedio. Non si può rimediare a una cosa eterna. Rimediare a cosa, poi? Nel caso, chi rimane, sentirà in quella sua vita che percepisce come eterna, la mancanza di quella persona.» 

Appunti sparsi sulle ultime persone del mondo distopico

Appunti sparsi sulle ultime persone del mondo

IL LIBRO

Chi resta dopo l’apocalisse? Qualche disperato, due coglioni e una ragazza con il suo fucile, sopravvissuta indisturbata a un misterioso gas mortale. La sua conquistata solitudine tra libri, musica e agricoltura verrà tuttavia turbata da un branco di ragazzini e un ex poliziotto, lasciandola in compagnia di un fardello fin troppo ingombrante. 

Guidati dal potere terapeutico della scrittura, i protagonisti inizieranno quindi a raccogliere una serie di testimonianze e memorie di un presente post-apocalittico stranamente familiare.

Tra tentativi dittatoriali, figli di papà e risorse più disumane che umane, Appunti sparsi sulle ultime persone del mondo ci invita a riflettere su chi siamo realmente e, perché no, anche a prenderci qualche sana vendetta.

L’AUTORE

Paolo Riccio (1995) è nato a Maddaloni, cresciuto a Teramo, ha studiato a Roma e ora vive a Torino. Dopo la laurea in giurisprudenza si è reso conto di non sopportare il diritto. Ha quindi collaborato con l’agenzia giornalistica “9colonne” per poi trasferirsi a Torino e seguire un master alla scuola Holden. 

Ha pubblicato racconti nelle collane di Rudis Editore e Letteratura Horror. 

Questo è il suo primo romanzo.

Antonella Forni Appennino romanzo montagne accettazione bellezza

Appennino storia d’amore e di foreste

IL LIBRO

La storia di Gabriella e del Bracconiere si intreccia – sullo sfondo degli Appennini di qualche decina di anni fa – alle vite di tanti che vivono, ognuno a proprio modo, la montagna con il suo mistero e le sue regole.

Un romanzo toccante, intenso, mai banale, che tocca tutte le corde della nostra solitudine, del disagio e delle inadeguatezze di oggi rilette sul crinale delle emozioni e di tutto ciò che la natura può darci e che la protagonista trova proprio in quei monti… vicino alla Fonticina, a due passi dal misterioso borgo abbandonato alla fine della “piana delle ginestre”.

L’AUTRICE

Antonella Forni è nata a Impruneta, in provincia di Firenze, il 2 gennaio del 1956 e vive a Sarsina in una vecchia casa di campagna tra i boschi.

Nel 2021 ha pubblicato il suo primo libro – di poesie e proprie illustrazioni – Poesie nel bosco, sempre con NOLICA Edizioni.

Mauro Julini negoziatore negoziazione accordi

Patti, tragitti, accordi. Narrazioni e riflessioni

IL LIBRO

L’autore, riprendendo le attività informative e divulgative su negoziazioni, iniziate con Uomini e donne per il dialogo – Negoziati, negoziatori, mediatori attraversa e scandaglia la storia certo che la stessa non è solo maestra di vita, ma ha più volte consegnato, anche in contesti ed epoche diverse, patti, tragitti e accordi, provando, sulla base della sua pluriennale esperienza, a effettuare riflessioni dalla prospettiva di organizzatori e facilitatori di percorsi di ricerca di dialogo e intese.

Le attività facilitative del negoziato, da parte di terzi neutrali, hanno dimostrato di rappresentare un insieme di strumenti, procedure e opportunità, talvolta tardivi o inefficaci, ma in grado di condurre a nuovi equilibrii e/o a pacificazioni.

Una scelta senza tempo, che dimostra come le donne, gli uomini, le organizzazioni e gli stati, hanno spesso necessità delle silenti ed operose attività di negoziatori e/o di terzi neutrali. 

Oggi la presenza del diritto internazionale e di regole di legalità internazionale hanno accresciuto la frequenza e l’efficacia di tali approcci, ma le necessità e le speranze di pace, senza una auspicata riforma dell’ONU, non sono ancora riuscite a dare senso compiuto a un cammino che – speriamo – non sia lontano dal realizzarsi.

L’AUTORE

Mauro Julini, fondatore e animatore di cooperative e organizzazioni sociali e/o di volontariato, ex Vice Presidente del Centro Italiano per la promozione della mediazione, ex dirigente nazionale di organizzazione di tutela dei consumatori, ha formazione giuridica di rango universitario ed è mediatore sociale, facilitatore, giurista d’impresa, docente di tecniche di negoziazione e facilitazione, responsabile scientifico di Ente di formazione, direttore didattico e organizzativo di “Risorsa Cittadino soc. coop. sociale”, ente accreditato dal Ministero della Giustizia alla formazione di mediatori civili e commerciali, formatore pratico e teorico per Enti di formazione di mediatori e Università degli studi, autore e coautore di pubblicazioni e opuscoli divulgativi in materia di risoluzione alternativa delle controversie, relatore in convegni specialistici e divulgatore della cultura della mediazione in classi delle scuole medie superiori.

Sergio De Prisco poesie surreali e molto reali

FRONTE-RETRO

L’autore (Bari, 1967) vive a Lugano da dove lavora per superare le autorità centrali, convinto del primato del volontario sul coatto. Per questa via ha fondato un gestore patrimoniale, una accademia e una piattaforma di raccolta fondi per le startup.

Eclettico al limite dell’inconcludenza, è convinto che ciò che si comprende in un ambito si possa traslare in tutti gli altri, così lascia aperte questioni per decenni sinché qualche tessera, a un tratto, va a posto in molteplici mosaici. Pensa che le parole siano le ali e le gabbie del pensiero, giacché, se pur gli sono necessarie, lo incanalano nei solchi dei loro significati verso sbocchi obbligati. È certo che le loro caleidoscopiche accezioni siano un patrimonio inestimabile frutto dell’opera di innumerabili generazioni, da consegnare arricchito agli eredi. Nella sua ossessione per le parole, si è a lungo domandato il senso della poesia e ancora se lo chiede. Gli pare che serva alla trasmissione orale e debba poter essere cantata; crede che non vada messa per iscritto se non dopo averla composta e declamata.
Questa eterogenea opera prima è il lato ludico della sua ricerca, dagli anni
dell’adolescenza a quelli della maturità, per tormentarsi senza prendersi troppo sul serio.

LA LINEA

SINOSSI

Chi è l’autore dei murales provocatori che iniziano ad apparire a Milano, scatenando grande clamore? Perché l’artista non rivela la sua identità? Cosa significa la sagoma dell’angelo incappucciato con cui firma le sue opere?  Tutti cercano notizie su questo nuovo Banksy, ma di lui si sa solo che ha a che fare con una ex scuola occupata e con il Quadrilatero di San Siro, il luogo da cui, tanti anni prima, Jacopo e la sua famiglia se ne sono andati per cercare una vita migliore… Hanno lottato per lasciarsi alle spalle un passato difficile in uno dei più popolari quartieri di Milano, ma il costo da pagare è stato alto e Jacopo se ne è accorto solo quando ha toccato con mano la crudeltà del successo…

AUTORE

Moreno Castelli è nato nel 1973 e vive tuttora a Milano. Laureato in Scienze della Comunicazione Interculturale svolge la professione di artigiano orafo, si occupa di una scuola popolare di italiano per stranieri e promuove progetti di arte pubblica. Ha pubblicato nel 2013 il romanzo Chiaroscuro Milanese (0111 Edizioni).

POESIE PER UN GIORNO DI PIOGGIA

«C’è più poesia
in una foglia
che cade
che
in un grattacielo
che nasce.»

AUTORE

Gilberto Boscherini nasce nel 1954 a Forlì dove ancora vive. Conseguita la licenza media ha intrapreso subito la carriera lavorativa, prima come operaio metalmeccanico, poi – per quarant’anni come rappresentante di commercio. Ora è pensionato e dà libero sfogo alle sue passioni: la letteratura e la musica classica.

Copertina Stefania Vilardo romanzo donne

Il bicchiere mezzo pieno di felicità

IL LIBRO

Bianca, Caterina, Marilena, Silvana, storie di allontanamenti forzati e di ricongiungimenti inaspettati, non solo di affetti, ma anche con la propria terra. Il destino ha smontato e il destino ricostruisce, tra nonni e zii che hanno vissuto senza distaccarsi, padri che han dovuto compiere scelte durissime, figli che hanno saputo non mollare e neonati che arrivano proprio ora, con un pianto allegro che riempie la casa.

Ne Il bicchiere mezzo pieno di felicità si incontrano i valori delle proprie origini e l’amore per la famiglia e il legame unico dell’amicizia.

I protagonisti giungono così alla consapevolezza che la dimensione del proprio io si trova nei luoghi dell’anima attraverso un percorso di riscoperta dell’essenza fondamentale della vita.

L’AUTRICE

Stefania Vilardo (1978), è nata a Fuscaldo e cresciuta tra Cosenza e Venezia. Si dedica per lavoro alla comunicazione e all’organizzazione di eventi aziendali sviluppando nel mondo della fotografia progetti con al centro la sfera femminile, toccando con forza temi sociali come la gravidanza, il rapporto tra genitori e figli, l’inclusività. 

Particolare attenzione dedica alla scelta dei luoghi per le proprie iniziative, come le Ville Venete e i Caffè storici.

è vincitrice, nel 2013, del primo premio all’Amarcort Film Festival di Rimini con la sua immagine iconica “Diamo una mano ad Elio” che ha ricevuto riconoscimenti per la fotografia a livello nazionale.

Il bicchiere mezzo pieno di felicità è il suo romanzo d’esordio.

QUEL FUMO LASSU’

IL LIBRO

L’abbrivio sono le spensierate vacanze estive in una borgata pedemontana del Torinese – durante  le “ferie di papà” – di una famiglia sfollata dalla metropoli durante la Seconda Guerra Mondiale. 

è Emanuele, un ragazzo arguto e curioso perennemente combattuto tra l’amore e l’amicizia per la giovanissima Lauretta, che – incuriosito da quel fumo lassù – approfondisce la conoscenza e la successiva amicizia con lo strano e schivo David.

La storia di David, inaspettata, cruda e credibile, emergerà potente dal suo epistolario quando…

L’AUTORE

Marco Pent, 1952, è sempre vissuto nella casa nella quale è nato, a Sant’Antonino di Susa (Torino), in un’amena borgata ai piedi dei monti della Bassa Valle di Susa. Sposato, ha tre figli. Insegnante di scuola elementare ora in pensione, amante del silenzio e della semplicità del quotidiano, nel tempo libero compone musica sacra e scrive. Tra le sue pubblicazioni le raccolte di poesie Guazza (1979), Pensieri di Borgata (1986) e Spicchi di luna (1990). A rompere un silenzio durato ventidue anni, l’autobiografia “Canto di primavera” (2012) e i romanzi La vendetta di Fred (2018), Il profumo del calicanto (2020),L’abito della sposa (2021) e La Regina del labirinto (2022), grazie ai quali l’autore torna ad assaporare l’apprezzamento di un vasto pubblico.

FEDERICA Guerrini libro C'era stavolta

C’era stavolta

IL LIBRO

Un testo ambientato ovunque e da nessuna parte, come l’isola che non c’è e che potrebbe essere dappertutto, ma che è, specialmente, nella nostra vita di tutti i giorni, nei nostri amori, nelle nostre piccole e grandi battaglie, nelle nostre vittorie e nelle nostre sconfitte. I protagonisti sembrano quelli delle fiabe: Alice, Pinocchio, Cenerentola, Biancaneve, Aurora, Mulan, ma siamo in realtà noi. I famosi C’era una volta… di Andersen, Perrault, Grimm, La Fontaine e così via riletti e rivissuti stavolta, al giorno d’oggi, perché da quella volta è passato tanto tempo e l’universo è arrivato alla giornata odierna. Le avventure raccontate in quelle fiabe proiettate in chiave moderna. Le esperienze dei personaggi che tutti conoscono sono minuziosamente rivisitate e stavolta è la volta nella quale vedremo tutto da più punti di vista, dimostrando che solo uno, spesso, non basta.

Chi è diventata Cenerentola? È realmente esistita Pocahontas? Megara è ancora follemente innamorata di Ercole? E quali sono i tormenti di Cappuccetto Rosso? Vissero tutti felici e contenti… forse.

L’AUTRICE

Federica Guerrini è nata a Cesena il 13 agosto 1993. Ha conseguito il diploma di Perito commerciale corrispondente in lingue estere presso l’ITC Renato Serra. Da sempre amante della letteratura, nel 2013 ha esordito con la pubblicazione del suo libro memorandum E se… che racconta la vicenda del nonno sopravvissuto all’eccidio di Tavolicci. Ora abita a Forlì e lavora come collaboratrice scolastica e tutor di aiuto allo studio.

Epoche scomposte Sonia De Santis poesia

Epoche scomposte

Il libro

Si narra, che tra le epoche, la poesia possa fluire come una linfa attraverso l’armonia delle cose, in una luce antica, nella serenità di un Amore, al crepuscolo, in una danza, nella nota che accade.

Epoche Scomposte è un inesorabile inno alla speranza, all’Amore e alla natura, al sapore di spezie trasportato da navi annose, dove si riescono a percepire aromi di boschi, canti antichi e suoni perduti che rincorrono sogni; segni da ascoltare anche attraverso rovine levigate dal tempo che sprigionano il potere di ricordi, di epoche passate che si catapultano in un presente pieno di speranza.

In ogni pagina c’è un canto misterioso, una lieve carezza all’anima, una delicatezza nella quale la parola diventa musica, ghermendo attimi che si percepiscono come un dono.

L’Autrice (sintesi)

Sonia De Santis è nata a Rieti, inizia lo studio del violino all’età di 5 anni per proseguire i suoi studi in violino classico e negli anni successivi, vista la grande passione per il passato, approfondisce la musica antica su strumenti originali in violino barocco presso il Conservatorio Alfredo Casella de L’Aquila.

Studia la poesia da quando, a 10 anni, legge per la prima volta Neruda: un lavoro di ricerca ed analisi dai poeti antichi ai contemporanei.

Le sue poesie negli anni hanno ricevuto numerosi riconoscimenti in concorsi Nazionali e internazionali e sono state apprezzate in più occasioni da personaggi di spicco internazionale.

Morgagni Inglese Italiano a confronto

Inglese e italiano

Di Antonio Morgagni

Due lingue e due paesi a confronto

Dante Alighieri sta all’Italia come Geoffrey Chaucer sta all’Inghilterra? Quante differenze e analogie si possono trovare tra Italia e Inghilterra sul piano culturale? 

L’Italia è stata la patria del Rinascimento, fu a Firenze che nacque l’Accademia della Crusca nel 1585 e diede vita a una cultura basata sull’amore per la pittura, la scultura e l’architettura con l’obiettivo di recuperare la classicità antica. Furono Niccolò Machiavelli e Pietro Bembo a rivendicare le origini dell’italiano attraverso il fiorentino come lingua superiore da prendere ad esempio. 

Se Machiavelli fu l’autore di Dialogo intorno alla lingua italiana, fu Shakespeare lo scrittore che meglio riuscì a veicolare lo spirito rinascimentale italiano nella lingua inglese attraverso il teatro. L’Inghilterra è stata la patria dell’Illuminismo, fu a Londra che nel 1660 nacque la Royal Society of London che, nel fondare le sue radici sull’amore per le scienze esatte, portò l’Europa fuori dall’oscurantismo e dalle guerre di religione. 

Se l’illuminismo nacque in Inghilterra, fu Galileo Galilei il Padre della scienza moderna, se nel 1500 l’Italia era vista come una terra del vizio, della corruzione, di complotti e tradimenti, era allo stesso tempo un paese affascinante, interessante per il suo Rinascimento letterario.

Aldo Martelli La leggenda di Porto Rafael

La leggenda di Porto Rafael

«Il proposito di scrivere la storia di Porto Rafael mi è venuto in mente un mattino del luglio 2004 mentre facevo colazione all’Harry’s Bar di Mario. 

Ho ascoltato infatti casualmente le risposte che alcuni presenti davano a due giovani che, sbarcati in Piazzetta, chiedevano notizie su come e quando fosse sorto quel complesso di abitazioni. 

Le risposte, e soprattutto le date, erano disparate e, per quello che conoscevo, non esatte. Mi sono detto allora che entro breve tempo, la memoria storica della nascita di Porto Rafael sarebbe svanita insieme alle voci che potevano raccontarla e che, inevitabilmente, stavano per affievolirsi. 

Mi sono proposto allora di tentare di raccogliere i ricordi e i documenti relativi da coloro che potevano fornirmeli perché questa storia l’avevano vissuta in prima persona. »

Segreto di San Galgano Stefano Vezzali

Il segreto di San Galgano

Un mistery potente e coinvolgente, con un soggetto che ha affascinato da sempre l’immaginario, stimolando racconti arditi e fantasiosi.

La trama entra subito nel vivo e ci resta, con poche divagazioni che non siano legate alla ricerca della spada scomparsa e di quanto possa servire a dipanare un mistero che, sembra, possa coinvolgere le tematiche universali della lotta tra il bene ed il male. 

La lettura è agile e ti lascia la voglia, finito un capitolo, di iniziare il successivo, trascinato da quel doppio piano di argomentazioni sul quale gioca tutto il romanzo: la trama del giallo e l’eterna discussione tra i due protagonisti sui grandi temi della vita.

So chi ha ucciso JFK Kennedy romanzo

So chi ha ucciso JFK

IL LIBRO

Molte sono le ipotesi sull’assassinio di John Fitzgerald Kennedy, molte plausibili, ma nessuna spiega perché sia stato ucciso anche suo fratello Robert, né perché anche il fratello Ted sia stato coinvolto in un misterioso incidente che poteva costargli la vita. 

Oltre al fatto di essere fratelli e della possibilità che tutti e tre sarebbero potuti divenire Presidenti degli USA, cos’altro avevano in comune?

Viola, la protagonista di questa storia, ipotizza che sia perché erano irlandesi e cattolici in un periodo in cui la Corona inglese stava iniziando una feroce repressione armata nell’Irlanda del nord contro i cattolici irlandesi. 

Lo scontro tra Orangisti, protestanti, leali alla Corona e i Cattolici dell’IRA stava per trasformare l’Irlanda del nord in un campo di battaglia. Avrebbe potuto l’Inghilterra affrontare questa difficile fase se il Presidente degli Stati Uniti fosse stato “irlandese” e cattolico? Viola e le sue amiche vorrebbero scriverci un romanzo, ma discutendone in rete qualcuno le ascolta…

L’AUTORE

Mauro Conti, nato a Rimini come Hugo Pratt, il primo luglio come Indiana Jones, del 1956 e come canta Miguel Bosè: “Tutti poeti noi del 56”. 

Laurea in Medicina e Chirurgia nel 1982 a Bologna. Esercita la professione di odontoiatra. Ha svolto alcune missioni come medico volontario in Africa e Brasile e proprio l’interno del Brasile è utilizzato come sfondo di parte di questo racconto.

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